La Regione Lazio, nel quadro dell’attuale fase di emergenza epidemiologica da COVID-19, ha attivato una misura a sostegno delle imprese e dei lavoratori perl’adozione dello smart working. Tale manovra ha il duplice obiettivo di migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’attività produttiva aziendale, da un lato, e di tutelare il benessere e la salute dei lavoratori e delle lavoratrici dall’altro.
Questa misura prevede una forma di sostegno economico, sotto forma di contributo a Fondo perduto, a favore dell’adozione da parte di imprese e titolari partita iva di modelli innovativi di organizzazione del lavoro. In particolare, l’Avviso si riferisce a strumenti di lavoro agile, ovvero di “smart working”, dei quali tali soggetti si avvalgono attraverso sia l’elaborazione di piani aziendali ad hoc che l’impiego di un’idonea strumentazione informatica.
Secondo l’Avviso imprese e titolari di Partita IVA avranno accesso ad un contributo per l’attivazione dello smart working ed, in particolare, per la fruizione di:
- AZIONE A: servizi di consulenza e formazione con l’obiettivo di usufruire di un piano di smart working con relativo accordo aziendale o regolamento aziendale approvato e pubblicizzato nella bacheca e nella intranet aziendale;
- AZIONE B: acquisto di “strumenti tecnologici” (componenti hardware e software) adeguati all’attuazione del piano di smart working.
L’Azione A è obbligatoria mentre l’Azione B è facoltativa al fine dell’erogazione del contributo.
Chi può partecipare al bando
I soggetti che esercitano attività economica ed in possesso dei seguenti requisiti al momento della presentazione della domanda:
- Essere imprese regolarmente iscritte alla Camera di Commercio di competenza;
- Essere soggetti, non iscritti alla Camera di Commercio, in possesso di partita IVA;
Entrambe le tipologie di beneficiari devono avere degli ulteriori requisiti:
- Le sedi operative o di esercizio di tali soggetti devono essere ubicate nella Regione Lazio ed in esse devono essere svolte le attività per cui il contributo è richiesto;
- Avere un numero di dipendenti almeno pari a 2;
- Non utilizzare già un piano di smart working regolamentato o del relativo accordo aziendale;
- Risultare in regola rispetto alla verifica della regolarità contributiva;
- Risultare ottemperante o non assoggettabile agli obblighi di assunzione ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68;
- Non rientrare nei campi di esclusione di cui all’art. 1 (Campo di applicazione) del Reg. (UE) n. 1407/20132;
- Non essere in stato di fallimento, di procedura concorsuale, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.
Non sussistono limiti relativi alla dimensione aziendale.
È consentita la presentazione di proposte di una impresa nella forma di ATI o ATS con uno o più Operatori accreditati della Formazione Professionale, a condizione che l’impresa svolga il ruolo di Capofila dell’Associazione Temporanea (mandataria) e sia il principale attore del progetto.
Nel calcolo del numero di dipendenti sono riconosciuti come tali i soggetti compresi nelle seguenti tipologie contrattuali:
- Contratto di lavoro di diritto privato a tempo indeterminato o a tempo determinato (in entrambi i casi sia a tempo pieno, sia a tempo parziale);
- Contratto di apprendistato (ai sensi del D.Lgs. 81/2015);
- Soci-lavoratori di cooperative (sia che partecipino o non partecipino agli utili).
Sono invece esclusi:
- I tirocinanti;
- I collaboratori d’impresa;
- I lavoratori con contratto di somministrazione;
- I lavoratori con contratto di lavoro intermittente;
- I titolari di impresa e i componenti dei Consigli di Amministrazione
L’Erogazione dei contributi
L’importo complessivamente stanziato è di 2 milioni di euro.
La dotazione finanziaria è suddivisa come segue:
- 1,3 milioni di euro per l’attuazione di interventi nella sfera dell’Azione A – Supporto all’adozione del piano di smart working;
- 700.000 euro per l’attuazione di interventi nella sfera dell’Azione B – Supporto alla realizzazione del piano di smart working.
I contributi previsti dal presente Avviso saranno erogati nel quadro del Regolamento (UE) n. 1407/2013 del 18 dicembre 2013 (“de minimis”).
L’iniziativa è cofinanziata con le risorse del POR FSE Lazio 2014/2020 Asse 1 – Occupazione, priorità di investimento 8i), obiettivo specifico 8.5.
Lavoratori e lavoratrici dipendenti delle imprese richiedenti il contributo saranno i destinatari degli interventi. Per tale ragione il valore del contributo varia non solo in relazione alla categoria di azione implementata ma anche al numero totale di dipendenti delle sedi operative/unità produttive ubicate nella regione Lazio alla data di presentazione della domanda.
Numero di dipendenti | Importo totale del contributo | di cui: importo per Azione A – Adozione del piano | di cui: importo per Azione B – Attuazione del piano |
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Da 2 a 10 dipendenti | € 7.500,00 | € 5.000,00 | € 2.500,00 |
Da 11 a 20 dipendenti | € 10.500,00 | € 7.000,00 | € 3.500,00 |
Da 21 a 30 dipendenti | € 15.000,00 | € 10.000,00 | € 5.000,00 |
Oltre i 30 dipendenti | € 22.500,00 | € 15.000,00 | € 7.500,00 |
Come richiedere il contributo per lo smart working
I progetti devono essere presentati esclusivamente attraverso la procedura telematica accessibile dal sito http://www.regione.lazio.it/sigem.
Le proposte potranno essere inviate senza soluzione di continuità e con assegnazione “on demand”, dalle ore 9.30 del 12 marzo 2020, fino a esaurimento delle risorse. A tal riguardo, sarà cura dell’Amministrazione comunicare la chiusura della procedura.
I consulenti MGS ti affiancheranno per lo studio di fattibilità, la redazione del progetto, l’inserimento nella piattaforma e successiva rendicontazione.
Per ulteriori informazioni sul servizio scrivi a mgs@mgsconsulenti.com